accessibility.sr-only.body-term
Il diario di Anna Frank è conosciuto in tutto il mondo. Meno noto è il fatto che la diffusione globale ebbe in gran parte origine in Svizzera. Mentre Anna, le sue sorelle e la madre furono assassinate nel campo di concentramento, il padre di Anna, Otto Frank, unico della famiglia sopravvissuto all’Olocausto, negli anni Cinquanta si trasferì a Basilea dalla sorella. Da lì si dedicò alla missione di diffondere nel mondo gli scritti della figlia e di divulgarne il messaggio di umanità e tolleranza per le future generazioni.
In collaborazione con Anne Frank Fonds, Basel, e Familie Frank Zentrum im Jüdischen Museum Frankfurt
Venite a trascorrere momenti emozionanti, divertenti, stimolanti, istruttivi o divertenti allo Château de Prangins! Viene offerta una vasta gamma di attività, specialmente immaginate e progettate per diversi tipi di pubblico e gruppi. Un team esperto ed entusiasta vi sta aspettando.
Visite guidate sono possibili durante e fuori dall'orario di apertura.
Iscrizione |
due settimane in anticipo |
|
Durata |
60 minuti; altre offerte su richiesta |
|
Partecipanti |
25 persone al massimo |
|
Lingue |
Tedesco, francese, italiano e inglese. Altri su richiesta. |
|
Prezzio |
CHF 120 pour la visita guidata, più l’entrata a tariffa ridotta di CHF 10 par persona. Ingresso libero per bambini e ragazzi fino ai 16 anni. |
accessibility.sr-only.person_card_info Contatto
Noblesse oblige! La vita in un castello nel 18° secolo, vista con lo sguardo del secondo millennio
La mostra permanente, dedicata al patrimonio storico del Château de Prangins, rinnova la propria immagine, veicolandola attraverso un manifesto dall’approccio decisamente contemporaneo e disinvolto con l’intento di attirare nuove fasce di pubblico. Fedele alla propria tradizione nei contenuti e nello spirito, si arricchisce ora di un oggetto eccezionale, una rara zuppiera del 18° secolo. Il 2 marzo, una speciale giornata gratuita invita il pubblico a (ri)scoprire l’esposizione.
Inaugurata a marzo 2013, Noblesse oblige! La vita in un castello nel 18° secolo costituisce l’elemento di spicco della presenza a Prangins del Museo nazionale svizzero, che dura dal 1998. Le antiche sale di ricevimento mettono in scena i fasti di un tempo e invitano a compiere un affascinante viaggio nella quotidianità della famiglia Guiguer, committente della dimora, che vi ha abitato per quattro generazioni successive durante il secolo dei Lumi e ha gestito la splendida tenuta agricola.
A distanza di dodici anni, pur conservando la sua pertinenza e il suo interesse storico, la mostra vuole aprirsi a nuove fasce di pubblico. La campagna di comunicazione, creata da L’ADMP (Nyon) e Clay Studio in collaborazione con il fotografo Nicolas Coulomb, gioca sul contrasto tra passato e presente, chiamando in causa il potere evocativo – per non dire dissacrante – della fotografia di moda, propone uno sguardo diverso sulle boiserie nei colori originali, sui tessuti dai motivi cangianti e sul finto marmo che fanno da cornice a circa 600 oggetti d’epoca.
Al contempo, la mostra si arricchisce di un pezzo di estrema rarità: una zuppiera da stufato in argento del 18° secolo. Il prezioso oggetto apparteneva alla famiglia Ployard, residente a Ginevra, che intratteneva legami di amicizia e parentela con i Guiguer. La zuppiera, acquisita dal Museo nazionale svizzero nel 2021, occupa un posto d’onore nella grande sala da pranzo al pianterreno. Una presentazione ad hoc in tre lingue ne illustra la storia e il valore.
Infine, nell’ottica di rafforzare le attività di mediazione culturale, sono ora disponibili una guida alla visita in lingua facile in francese e una proposta inedita rivolta alle famiglie per scoprire la mostra attraverso una divertente e istruttiva caccia al tesoro.
Per dare il giusto risalto sia al rinnovamento d’immagine della mostra Noblesse oblige! che all’esposizione della zuppiera da stufato e all’utilizzo dei nuovi strumenti di mediazione, il 2 marzo è prevista una giornata speciale che rappresenterà, in un certo qual modo, il coronamento di tutti questi cambiamenti.
Immagini
Tatiana Oberson
Responsabile Comunicazione, marketing e fundraising
- Direzione generale Museo nazionale svizzero Denise Tonella
- Direzione Museo nazionale svizzero – Château de Prangins Helen Bieri Thomson
- Direzione del progetto Nicole Staremberg in collaborazione con Jonathan Fellay
- Curatrici della mostra Erika Hebeisen, Rebecca Sanders
- Collaborazioni scientifiche Marina Amstad, Manda Beck, Thomas Bochet, Noëmi Crain Merz, Aaron Estermann,
- Marketing e comunicazione Tatiana Oberson, Sylvie Nickbarte
- Grafica pubblicitaria Resort GmbH für visuelle Kommunikation
- Mediazione culturale Marie-Dominique de Preter, Jonathan Fellay, Ines Berthold, Sylvain Frei, Valérie Guillermin, Debra Kinson, Nathalie Pellissier, Geneviève Suillot, Anne-Capucine Vernain, Madeleine Wüthrich
- Scenografia Kläfiger muséographie : Stéphane Kläfiger
- Grafica espositiva Enzed – Graphic Design : Nicolas Zentner, Mathieu Moret
- Attrezzatura espositiva Actoform
- Pittura Nigro & Fils Peinture
- Impressioni Meylan publicité, Concise ; BSR-Imprimeurs, Gland
- Film L'ascesa del nazionalsocialismo Gabriel Heim, Bâle
- Animazioni e illustrazioni Nino Christen, Maj Dörig, Zurich
- Allestimento della mostra Brandenberger, Atelier Goodwood
- Illuminazione André Schärer
- Direzione dei lavori di conservazione Elke Mürau
- Conservazione e montaggio degli oggetti Anna Jurt, Jürg Mathys, Tino Zagermann
- Prestiti e logistica degli oggetti Christian Affentranger, David Blazquez, Simon D'Hollosy, Reto Hegetschweiler, Markus Scherer
- Prestiti Laura Mosimann, Claudio Stefanutto, Samira Tanner
- Fotografia Jörg Brandt
- Archivio fotografico Andrea Kunz, Fabian Müller
- IT | Web René Vogel, Danilo Rüttimann
- Postazioni interattivi Thomas Bucher, Ulrich Heiniger, Pasquale Pollastro, Danilo Rüttimann, René Vogel
- Traduzioni Marie-Claude Buch-Chalayer, Bill Gilonis, Marco Marcacci, Laurence Neuffer
- Alice und Louis Koch-Stiftung, Bâle
- Anne Frank Fonds, Bâle
- Appenzeller Brauchtumsmuseum, Urnäsch
- Archiv für Zeitgeschichte ETH Zürich
- Bibliothèque cantonale et universitaire, Fribourg
- Familie Frank Zentrum im Jüdischen Museum Frankfurt, Leihgabe des Anne Frank Fonds Basel und der Familie Elias-Frank
- Joods Museum, Amsterdam
- Jüdisches Museum der Schweiz, Bâle
- Gedenkstätte Bergen-Belsen, Lohheide
- Historisches Museum Basel
- Museum Altes Zeughaus, Solothurn
- Museum für Gestaltung Zürich / Designsammlung / Zürcher Hochschule der Künste
- Stichting tot Behoud van Historische Philips Produkten (SBHP), Eindhoven
- Urs Rudolf, Solothurn
- Bernard Schüle, Affoltern am Albis
- Verein Museum im Zeughaus, Schaffhausen